Al momento stai visualizzando Dal 1 al 10 agosto 2024 torna il teatro dialettale a Marmore

Foto di Francesco Tancredi

Al sentiero 5 di Marmore si esibiranno 10 compagnie provenienti da tutta Italia

Torna ‘Archeologia industriale e vernacolo: il dialetto delle nostre tradizioni’. Dopo il bando per selezionare le compagnie è tutto pronto per la manifestazione organizzata dalla Pro Loco Marmore in collaborazione con Hydra Museo Multimediale Cascata delle Marmore, Vivaticket (gestore Cascata delle Marmore, UILT-Unione Italiana Libero Teatro, torna al belvedere superiore della Cascata delle Marmore, parco Campacci (Libero Liberati) dall’1 al 10 agosto 2024. L’evento, ormai consolidato, vede inoltre il patrocinio del Ministero del Turismo, Assemblea Legislativa Regione Umbria, Regione Umbria, Comune di Terni, Provincia di Terni, CCIAA Umbria, UNPLI, UILT, Confartigianato Terni, Confesercenti Terni, Confcommercio Terni, CNA Umbria.

All’interno della consueta cornice scelta, quella del sentiero 5 della Cascata delle Marmore, un vero e proprio museo a cielo aperto si alterneranno dieci compagnie teatrali amatoriali provenienti da tutta Italia che porteranno in scena commedie in vernacolo di autori contemporanei, autori noti, giovani talenti e traduzioni e adattamenti di capolavori teatrali.

Nei giorni che precedono la rassegna si svolgeranno inoltre laboratori teatrali e incontri sul teatro sociale, situazioni teatrali, dialoghi sul teatro, laboratori aperto ad esperienza teatrale a chi fa teatro e a chi si vuole avvicinare al teatro, incontri/e conferenze sul teatro sociale, interazione sociale attraverso l’arte, attraverso il teatro.

Durante il festival sarà inoltre presentata con un evento realizzato ad hoc una app dedicata alla Cascata delle Marmore. L’evento sarà aperto al pubblico vedrà la partecipazione dell’amministrazione locale, personaggi di rilievo ed esperti del settore. Verranno spiegati e mostrati tutti i servizi a disposizione nell’app, tra cui le possibilità di sfruttare le potenzialità offerte dalla geolocalizzazione e dei servizi informativi, fattori chiave di successo del prodotto e per un efficace e attiva promozione del sito della Cascata.

In concomitanza con l’apertura della rassegna teatrale, nella serata di giovedì 1° agosto, si terrà inoltre la premiazione dei concorsi dedicati a giardini, balconi ed orti organizzati quest’anno. Per l’ ingresso si richiede un contributo a sostegno dell’ organizzazione dell’ evento.

Programma

Giovedì 1 agosto 2024 ore 21.00 – “L’altra Cenerentola” (Il Siparietto di Marmore)

Opera: “L’altra Cenerentola” di Tony Cucchiara, diretta da Pietro De Rosa, è una brillante commedia che rivisita in chiave parodistica la famosa fiaba di Cenerentola. Ambientata in un mondo steampunk, caratterizzato da un’estetica bizzarra e fantascientifica, l’opera si distingue per il suo approccio scanzonato e ricco di gag comiche.

La trama inizia seguendo il percorso della fiaba tradizionale, ma prende una svolta inaspettata quando la matrigna decide di presentare la sua figlia Genoveffa come la vera Cenerentola, invece della protagonista tradizionale. Questo cambiamento improvviso nella narrazione crea una serie di situazioni esilaranti e controversie che sono il cuore della commedia.

Coinvolgendo quattordici attori ed attrici, l’opera richiede uno sforzo notevole dal punto di vista dell’abbigliamento, con costumi che mescolano elementi del 1600 con dettagli tipici dello stile steampunk. Cilindri, occhiali, ingranaggi e altri dettagli caratteristici sono integrati in modo creativo per creare un’ambientazione visivamente sorprendente e coerente con il tema fantascientifico.

Il genere steampunk, popolare nel cinema e nella letteratura, viene così portato sul palcoscenico con una fresca reinterpretazione di una storia classica. Attraverso il suo umorismo intelligente e la sua estetica unica, “L’altra Cenerentola” promette di intrattenere il pubblico con un mix affascinante di tradizione teatrale e innovazione visiva.

Compagnia: L’Associazione Culturale “Il Siparietto” è attiva sul territorio da circa 12 anni, distinguendosi per la messa in scena di opere teatrali classiche italiane e internazionali di grande rilievo culturale. Tra le produzioni più significative figurano opere come “Il Diario di Anna Frank” di Hachett, “Liolà” di Pirandello, “La lettera di mammà” di Peppino De Filippo, “Il giardino dei ciliegi” di Cechov, “Lisistrata” di Aristofane (premiata per la regia e i costumi), “Medea” di Euripide, e altre ancora. Pietro De Rosa, regista di lunga esperienza, è il fulcro delle regie e delle messinscene dell’Associazione. Oltre alla sua collaborazione con altre compagnie teatrali, De Rosa ha lavorato a fianco di Gastone Moschin, contribuendo così alla sua formazione e acquisendo una profonda conoscenza nel campo della regia teatrale. De Rosa non si limita solo alla direzione artistica delle produzioni, ma ha anche diretto numerosi laboratori di formazione teatrale con giovani provenienti da varie scuole. La sua competenza in ortofonia e fonologia arricchisce ulteriormente il bagaglio formativo e professionale che offre ai suoi collaboratori e ai partecipanti ai suoi laboratori. Grazie a questa dedizione e competenza, l’Associazione continua a contribuire in modo significativo alla diffusione e valorizzazione del teatro classico, offrendo al pubblico e agli artisti un palcoscenico di alta qualità e un’opportunità unica di crescita artistica e personale.

Venerdì 2 agosto 2024 ore 21.00 – “Il morto sta bene in salute” (Compagnia teatrale Arca di Trevi)

Opera: “Il Morto sta bene in salute” è una commedia gialla ricca di umorismo, articolata in due atti che rispettano tutti gli elementi tipici della commedia comica. La trama si sviluppa attorno alle disavventure di Gennaro e Nannina, gestori di una piccola pensione. Per far fronte ai debiti e rinnovare il locale, decidono di appropriarsi di una cospicua somma di denaro lasciata in una valigia da un cliente misterioso. Ignari del fatto che quel denaro era stato destinato a un killer per un omicidio, si ritrovano coinvolti in una spirale di eventi. Il killer, infatti, reclama la restituzione dei soldi o l’esecuzione dell’omicidio.

La commedia prende vita in un vivace intreccio di killer, milioni scomparsi, tresche amorose, equivoci, bugie e raggiri. Il ritmo è incalzante e gli eventi si svolgono nella “Pensione della Tranquillità”, che, ironicamente, risulta tutt’altro che tranquilla. La storia si dipana attraverso una serie di situazioni comiche, gag esilaranti e colpi di scena, mantenendo il pubblico con il fiato sospeso fino all’inaspettato finale. Tra una risata e l’altra, “Il Morto sta bene in salute” promette di intrattenere e sorprendere fino all’ultimo momento.

Compagnia: La Compagnia nasce nel 1980 con il nome “ARCA”, simboleggiando l’idea di una grande nave pronta a salpare verso il magico mondo del teatro, accogliendo chiunque desideri unirsi all’equipaggio. Grazie alla determinazione di Nadio Beddini e Graziano Sirci, che si impegnano costantemente nella ricerca di nuovi talenti, la Compagnia continua a rinnovarsi e a crescere. Nel 1987, Gaetano Stella apporta un contributo significativo fondando “La Bottega dell’ARCA”, una sezione della compagnia dedicata ai giovani dai 10 anni in su. Questo laboratorio permette ai ragazzi di esibirsi sul palcoscenico, superando la timidezza e le insicurezze. Da allora, “La Bottega dell’ARCA” è diventata il vivaio ufficiale della Compagnia madre, da cui emergono giovani attori pronti a calcare i palcoscenici delle più importanti piazze umbre e non solo.

Sabato 3 agosto 2024 ore 21.00 – “Matrimonio con sorpresa” (Compagnia dei teatranti di Bisceglie)

Opera: nella commedia “Matrimonio con sorpresa”, diretta da Enzo Matichecchia, i protagonisti sono Orlando e Rita, una coppia preoccupata per il figlio Fabio, che non riesce a trovare una fidanzata nel suo paese. Su consiglio dello zio Mario, Fabio si reca a Roma, dove incontra Deborah, una donna affascinante di cui si innamora immediatamente e con cui decide di sposarsi. Tornato a casa con la promessa sposa, Fabio organizza tutto per il matrimonio. Tuttavia, un’imprevista telefonata dall’ufficio comunale cambia tutto: Deborah è già sposata! Questo evento sconvolgente mette fine alla tranquilla preparazione delle nozze e getta la famiglia di Fabio e tutti i personaggi coinvolti in una serie di situazioni comiche tipiche della commedia all’italiana.

La trama si sviluppa attraverso un susseguirsi di equivoci, colpi di scena e humor, caratteristiche che definiscono il genere della commedia all’italiana. Con un cast di personaggi vivaci e una storia piena di sorprese, “Matrimonio con sorpresa” promette di intrattenere il pubblico con il suo mix di romanticismo, umorismo e una riflessione sulle complicazioni della vita matrimoniale. In conclusione, sia attraverso la sua leadership nella Compagnia che con le sue interpretazioni sul palcoscenico e sullo schermo, Grazia Mastrapasqua continua a contribuire in modo significativo al mondo dello spettacolo, portando con sé una passione contagiosa per il teatro e una capacità unica di catturare l’attenzione del pubblico.

Compagnia: Grazia Mastrapasqua, presidente della Compagnia dal 2005, ha una carriera versatile che spazia dal teatro alla televisione e al cinema. Iniziata nel campo teatrale nel 1996, ha accumulato esperienze significative prima di incontrare Enzo Matichecchia nel 2004, durante la realizzazione del musical “Jesus Christ Superstar”. Questo incontro ha segnato l’inizio di una proficua collaborazione e un’amicizia duratura che li ha portati a fondare la Compagnia teatrale. Oltre al teatro, Grazia ha lavorato in televisione e ha avuto ruoli cinematografici accanto a attori di fama come Alessandro Preziosi, Raul Bova, Michele Placido e Diego Abatantuono. Nonostante queste esperienze, la sua vera passione resta il teatro, dove ha continuato a distinguersi per la sua dedizione e competenza.

Domenica 4 agosto 2024 ore 21.00 – “Chi non muore si ravvede” (L’improvvisata Compagnia di Latina)

Opera: “Chi non muore si ravvede” di Antonio Orelli, sotto la sua regia, è una commedia innovativa nata per la storica Improvvisata Compagnia di Latina. In questo lavoro, Orelli esplora per la prima volta il ruolo di scrittore e regista, offrendo al pubblico un’opera che affonda le radici nelle profondità delle nostre paure umane. La commedia si apre esplorando il concetto di maschera umana, un tema caro a Pirandello che ci insegna come ciascuno di noi indossi quotidianamente una maschera per affrontare il mondo. Nell’ambito teatrale, questo concetto si espande, trasformando il palcoscenico in un microcosmo che riflette e esaspera le caratteristiche umane.

I personaggi della commedia, inizialmente presentati come individui “normali”, si trasformano progressivamente in maschere vivide e estreme. C’è il capitano spaccone ma pauroso, Coviello ingenuo e credulone, Giustino astuto e intrigante, e Isabella camaleontica, pronta a cambiare le proprie alleanze a ogni opportunità. Il risultato è un intreccio ricco di equivoci, strafalcioni, bastonate, tradimenti e innamoramenti, che culmina in un surreale dipanarsi del canovaccio.

Oltre alla trama intricata e al divertimento che ne deriva, “Chi non muore si ravvede” presenta anche figure simboliche di grande impatto. Satanasso, il diavolo che sfida il confine tra mondo delle maschere e realtà, e la Morte, rappresentata non come un’entità negativa ma come simbolo di rinascita secondo la tradizione dei tarocchi, aggiungono strati di significato alla narrazione. Il culmine della commedia arriva con l’apparizione di Thaleia, la dea greca della commedia, che, in vesti mortali per non essere riconosciuta nel suo splendore, rivela il suo monologo conclusivo. Questo momento non solo dissipa ogni dubbio, ma ci ricorda anche che non possiamo sfuggire alle nostre paure, neanche indossando una maschera. Alla fine, sotto la maschera, siamo solo noi stessi, intimamente consapevoli di chi siamo e di cosa ci spaventa davvero. Credere ciecamente a rimedi miracolosi ci rende solo più vulnerabili.

Compagnia: L’Improvvisata Compagnia è nata nel 1992 presso la Chiesa di S. Francesco a Latina. Inizialmente una compagnia parrocchiale, nel 1993 ha accolto nuovi membri, tra cui il regista Angelo Tomasetta, trasformandosi in un gruppo teatrale aperto al pubblico. Nel dicembre 1995, la compagnia ha messo in scena “La fortuna con l’effe maiuscola” di Curcio e Eduardo De Filippo, riscuotendo successo non solo nel Lazio, ma anche in città come Gorizia, Trento, Laives, Schio, Milano e Termini Imerese, ottenendo consensi dalla critica e dal pubblico. Da allora, ogni nuova produzione ha raccolto numerosi riconoscimenti, tra cui miglior attore/attrice protagonista e miglior scenografia. Particolarmente significativo è stato il successo con “Sogno di una notte di mezza sbornia” diretto da Enzo Volpicelli, che ha introdotto un innovativo metodo di regia, creando attori dal nulla attraverso un lavoro paziente e meticoloso. Attualmente, la compagnia è composta da 18 membri, tra attori, regista, tecnici audio e luci, e scenografi, unendo esperienza e novità, spavalderia e umiltà, per garantire sempre uno spettacolo divertente e coinvolgente. Nonostante i loro impegni quotidiani come impiegati, medici, studenti e operai, i membri riescono a mantenere vivo lo spirito della compagnia: “Divertirsi divertendo”.

Lunedì 5 agosto 2024 ore 21.00 – “Poru leciu!”(Sipario Rosso di Rieti)

Opera: “Poru leciu!”

Compagnia: La Compagnia Sipario Rosso rappresenta un pilastro indiscusso della scena artistico-teatrale nel territorio reatino, vantando una storia lunga e strutturata. Con oltre 600 rappresentazioni all’attivo e picchi di tremila spettatori in una sola stagione, il gruppo ha consolidato nel tempo una forte presenza nel panorama locale.

Alessio Angelucci, figura centrale come autore, regista e interprete principale, porta in scena opere selezionate con cura che garantiscono risate assicurate. I testi sono attuali e coinvolgenti, capaci di tenere incollati gli spettatori dalle prime battute fino alla chiusura. Il Teatro Vernacolare Reatino trova qui la sua massima espressione, con rappresentazioni che sempre registrano il tutto esaurito, testimoniando l’affetto del pubblico per le proposte di Angelucci.

La comicità di Sipario Rosso si distingue per il suo utilizzo sapiente dell’equivoco verbale, della parola storpiata e malintesa, senza mai scadere nella cattiveria gratuita. L’abilità nel prendere in giro i luoghi comuni del reatino è accompagnata da una sensibilità e da un rispetto che aggiungono un valore aggiunto alla produzione teatrale. In sintesi, Sipario Rosso non è solo una compagnia teatrale di successo, ma anche un custode e un innovatore della tradizione vernacolare reatina, capace di regalare al pubblico momenti di alta comicità e di coinvolgimento artistico.

Martedì 6 agosto 2024 ore 21.00 – “La bottega del sarto” (Filodrammatica l’Antica Fraschetta di Bucine)

Opera: “La Bottega del Sarto” è una commedia brillante ambientata negli anni ’70, scritta da Lisandro Torrini e diretta con maestria da Claudio Fuccini. La trama ruota attorno alle vicende di Alfonso Pallanti, un abile sarto residente in un piccolo paese nei pressi di Firenze. Tra intrighi, fraintendimenti e situazioni comiche, Alfonso si trova a gestire le richieste e le eccentricità di vari personaggi che popolano il suo negozio. La commedia non solo offre momenti di alta comicità, ma anche una riflessione sulla società e sulle relazioni umane, culminando in un lieto fine che sorprende e diverte il pubblico.

Attraverso “La Bottega del Sarto”, la Filodrammatica “L’Antica Fraschetta” continua a celebrare e promuovere la cultura e le tradizioni locali, offrendo al pubblico un’esperienza teatrale indimenticabile che mescola divertimento, nostalgia e riflessione.

Compagnia: La Filodrammatica “L’Antica Fraschetta” di Bucine è una compagnia teatrale rinomata nel panorama del teatro in vernacolo fiorentino. Fondata nel 1950 da Giulio Brocci, ha come principale obiettivo la valorizzazione e la preservazione del patrimonio linguistico e culturale locale attraverso la rappresentazione di commedie e spettacoli che affondano le radici nella tradizione popolare toscana. Negli anni, la compagnia ha consolidato la propria reputazione grazie a produzioni teatrali di alta qualità e al talento dei suoi attori, mantenendo viva l’arte del teatro vernacolare che tanto affascina il pubblico della regione.

Mercoledì 7 agosto 2024 ore 21.00 – “Laiv tur 2024” (Pere Cotogne di Spoleto)

Opera: “Pere Cotogne Laiv Tur 2024” è lo spettacolo più recente della compagnia de “Le Pere Cotogne” di Spoleto, un evento che promette una serata di puro divertimento e risate. Lo spettacolo include proiezioni di doppiaggi inediti, dove i membri del gruppo reinterpretano scene famose del cinema e della televisione con il caratteristico dialetto spoletino, offrendo una nuova prospettiva comica e originale su opere ben note. Oltre ai doppiaggi, lo spettacolo presenta anche sketch comici originali, creati appositamente per l’occasione, che garantiscono un’esperienza teatrale unica e coinvolgente.

Con “Pere Cotogne Laiv Tur 2024″, Le Pere Cotogne” confermano il loro impegno nel portare avanti la tradizione comica spoletina e nel mantenere vivo l’umorismo locale attraverso un mix di talento creativo, spettacolo dal vivo e interazione con il pubblico.

Compagnia: Le Pere Cotogne è un gruppo di comici, autori e doppiatori con sede a Spoleto, celebre per i suoi doppiaggi in dialetto spoletino di film e pubblicità. Fondato e diretto da Riccardo Bocali e Mauro Piccioni, il gruppo si è guadagnato una reputazione per il suo umorismo innovativo e i suoi sketch teatrali che mescolano tradizione e modernità con grande successo.

Con una presenza costante sulle scene spoletine e non solo, Le Pere Cotogne hanno conquistato un vasto pubblico grazie alla loro capacità di divertire e intrattenere.

Giovedì 8 agosto 2024 ore 21.00 – “Chi piagne e chi rie” (Gruppo teatrale Gli Amici Cantaliciani)

Opera: “Chi piagne e chi rie”, scritta e diretta da Aldo Patacchiola, è una commedia che tocca le corde dell’emozione, del riso e della riflessione. Ambientata durante la seconda guerra mondiale, l’opera mette in luce le conseguenze drammatiche del conflitto: le miserie, le sofferenze e le tragedie vissute dalla gente comune. La storia si concentra su Lisetta, una donna rimasta sola con la sua piccola figlia Carolina, mentre il marito ‘Ntoniu, appena congedato, è stato richiamato alle armi e inviato al fronte in Russia. Lisetta affronta la vita tra povertà e dolore, sempre nella speranza che suo marito possa ritornare sano e salvo un giorno.
“Chi piagne e chi rie” rappresenta non solo un’esplorazione delle difficoltà quotidiane vissute durante la guerra, ma anche un inno alla speranza e alla resilienza umana di fronte alle avversità. Quest’opera, portata avanti con passione e dedizione dalla Compagnia Gli Amici Cantaliciani, continua a consolidare il loro impegno nel preservare e promuovere la cultura e la tradizione attraverso il teatro dialettale, lasciando un’impronta significativa nel panorama teatrale locale e regionale.

Compagnia: Nel 1978, nel suggestivo borgo di Cantalice, tre amici condivisero l’idea di formare una compagnia teatrale amatoriale. Nacque così il gruppo teatrale Gli Amici Cantaliciani, mosso dalla passione per il teatro e da un pizzico di goliardia che li ha accompagnati nel corso di quarant’anni di attività. Sin dall’inizio, l’intento del gruppo è stato quello di divertire e divertirsi, celebrando la tradizione del vernacolo cantaliciano e creando momenti di aggregazione e condivisione di una comune passione. Negli anni, sotto la guida di uno dei fondatori, Aldo Patacchiola, il gruppo ha realizzato numerose commedie in vernacolo, rappresentate non solo nel borgo di Cantalice ma in tutto il centro Italia. Gli spettacoli, oltre a offrire momenti di svago e risate, hanno spesso assunto anche una valenza sociale, con rappresentazioni a scopo benefico nei territori colpiti dal terremoto, abbracciando province come Rieti, Terni, Roma e L’Aquila. La compagnia ha partecipato con successo a varie rassegne di teatro dialettale, guadagnandosi il plauso del pubblico e degli appassionati del genere. Attualmente, la formazione conta 15 membri, con l’arrivo negli ultimi anni di giovani attori che portano nuova vitalità e freschezza al gruppo.

Venerdì 9 agosto 2024 ore 21.00 – “La zuppiera” (Associazione Artistica Teatrale “30 Allora” di Casagiove)

Opera: Lo spettacolo “La zuppiera”, diretto con maestria da Gianluca Masone e Vincenzo Russo, si distingue per la sua capacità di intrattenere e al contempo stimolare la riflessione profonda sulle dinamiche umane e sociali. Ambientata in un contesto contemporaneo, la storia si concentra sulle vicissitudini di Marco e Laura, una coppia alle prese con le sfide economiche e il desiderio di garantire un futuro migliore per la loro figlia Sara, che sogna di studiare e realizzarsi a Milano.

Attraverso un intreccio avvincente, il copione mette in luce i dilemmi etici legati al denaro e all’ambizione, interrogando il pubblico su temi universali come la vera fonte della felicità e il valore dei legami familiari. Le vicende prendono vita attorno a un oggetto apparentemente banale, la zuppiera, che diventa il fulcro di eventi imprevedibili e decisioni cruciali per il destino dei protagonisti.

Con un ritmo incalzante, momenti di comicità e slanci di inquietudine, lo spettacolo offre uno spaccato della complessità umana, arricchito da colpi di scena che mantengono alta l’attenzione dello spettatore fino all’epilogo. Grazie alla bravura dei registi e alla profondità del testo, “La zuppiera” si configura come un’opera teatrale che va oltre l’intrattenimento, offrendo una riflessione autentica sulla condizione umana e sulle sue contraddizioni.

Questo lavoro, curato con passione e competenza dall’Associazione “30Allora”, conferma il loro impegno nel creare spettacoli che uniscono divertimento e significato, consolidando il loro ruolo di punto di riferimento nella scena culturale di Casagiove e oltre.

Compagnia: Fondata nel luglio del 1998, l’Associazione culturale “30Allora” di Casagiove ha da subito abbracciato la missione di promuovere la cultura e l’arte attraverso una varietà di attività e manifestazioni. Partendo come compagnia teatrale, si è evoluta in una struttura associativa attivamente impegnata nella valorizzazione del patrimonio artistico e culturale locale. Nel corso degli anni, “30Allora” ha organizzato numerosi eventi culturali e sociali, compresi laboratori formativi, concerti, mostre e collaborazioni con enti pubblici e privati.

Sabato 10 agosto 2024 ore 21.00 – “Un matrimonio all’italiana” (Associazione Teatrale Ipercaso di Montecorvino Rovella)

Opera: “Un matrimonio all’italiana” è una commedia che affronta con spirito ironico e tagliente temi attuali e universali. Due anni dopo la morte della sua prima moglie, Durante, uomo di mezza età e particolarmente avaro, decide di risposarsi con una donna polacca trent’anni più giovane di lui, conosciuta attraverso un’agenzia matrimoniale. Questa decisione scuote profondamente l’equilibrio familiare, già precario, condiviso con la sorella Mena, il figlio Geppino e il fratello della defunta moglie, Ciro, tutti dipendenti dal denaro del capofamiglia.

La giovane moglie polacca si rivelerà una forza travolgente nella vita di Durante e dei suoi familiari, provocando colpi di scena inaspettati e situazioni tragicomiche. La commedia solleva questioni complesse e irrisolte della società contemporanea, come i matrimoni internazionali, l’immigrazione e le dinamiche familiari complesse che si intrecciano con il denaro e l’ambizione individuale. Attraverso un ritmo incalzante, momenti di comicità brillante e spunti di riflessione profonda, “Un matrimonio all’italiana” promette di intrattenere e provocare il pubblico, offrendo uno spaccato umano e divertente delle sfide della vita moderna.

Questo lavoro, diretto con maestria da Roberto D’Alessandro e Angelo De Vece, testimonia l’impegno e la versatilità artistica di IperCaso nel portare in scena produzioni teatrali che catturano l’attenzione e stimolano la riflessione nella comunità di Montecorvino Rovella e oltre.

Compagnia: Fondata nel 2007 a Montecorvino Rovella, nell’incantevole provincia di Salerno, l’Associazione Teatrale “IperCaso” ha le sue radici nei laboratori teatrali condotti da Angelo Di Vece nelle scuole, che hanno infiammato la passione per il teatro tra giovani e adulti. Questa compagnia di amici ha rapidamente guadagnato risonanza partecipando a numerosi festival e rassegne a livello provinciale, regionale e nazionale, collezionando premi e riconoscimenti. L’Associazione si distingue per la produzione e la messa in scena di commedie che mescolano humor etico ed esilarante, tra cui spiccano titoli come “Smonta il bullo”, la rivisitazione di Mary Poppins intitolata “Tata Mary”, “Il riscatto”, “Forse c’è ancora una speranza”, “Parcheggio custodito”, “Buon gioco tre assi” di Gerry Petrosino, “La patente” di Luigi Pirandello, “Amicizia” di Eduardo De Filippo, “Parenti serpenti” di Carmine Amoroso, e “Avendo potendo pagando” di Gaetano Di Maio e Nino Taranto.

Dal 2018, IperCaso è anche l’organizzatrice della rinomata rassegna “Senza Sipario”, dedicata al teatro comico-brillante. Questo evento annuale promuove e valorizza la cultura teatrale nel territorio di Montecorvino Rovella, favorendo incontri tra compagnie locali e nazionali e proponendo spettacoli di varia natura comica, riflessiva e realistica. Sotto la guida artistica di Angelo Di Vece, rinomato attore e regista, l’Associazione continua a crescere e a consolidare il suo legame con la comunità attraverso la parola chiave che la caratterizza: teatro

Per informazioni sull’evento è possibile contattare Manola Conti al numero 3332279812 oppure Gilda Zagaria al 3475222169.

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