Foto di Giorgio Cecilia

Cosa vedere a Marmore

Aggiornamento pagina in corso, alcuni contenuti potrebbero non essere disponibili. Ci scusiamo per eventuali disagi.

Marmore da scoprire

Antica fornace Strada del Rancio

Contenuti di prossimo inserimento

Parco "Campacci-Liberati"

Contenuti di prossimo inserimento

Monumento a Libero Liberati

Situato all’interno del Parco “Campacci-Liberati”, il monumento è dedicato al campione motociclistico Libero Liberati. 

Autista alle acciaierie di Terni, esordì nel motociclismo nel 1950 nella Classe 500.  Corse dal 1950 al 1959 con le scuderie Gilera e Moto Morini diventando campione assoluto della classe 500cc nel 1957. 

Il 5 marzo 1962, mentre si allenava in moto sulla SS209 Valnerina in previsione di un suo ritorno alle gare, scivolò all’altezza della curva di Cervara andando ad urtare violentemente contro la parete rocciosa. L’incidente gli costò purtroppo la vita.

Il monumento lo ritrae mentre con indosso casco, occhiali e tuta guarda avanti a sé, pronto ad affrontare la prossima gara. L’arco verticale rappresenta invece la curva in cui ebbe l’incidente con la moto a terra e contiene anche una dedica a firma dei concittadini di Marmore, ancora oggi molto legati alla sua figura.

Vista del monumento dedicato a Libero Liberati (foto di repertorio)

Villa Morandi - Di Giuseppe

Contenuto in aggiornamento

La villa, di circa 250 metri quadrati, è situata all’interno di un parco privato di circa un ettaro dove sono presenti pini, lecci, oleandri e tigli odorosi. 
Essa offre una vista particolare della Cascata delle Marmore (il parco in cui è incastonata termina proprio all’altezza del primo salto), in una dimensione in cui il tempo sembra essersi fermato (anche grazie alla presenza di elementi d’arredo come i pavimenti in “cementine” esagonali o lo scrittoio con carte dell’epoca).

Fu costruita nel ‘900 su impulso di Luigi Morandi, proprietario dell’Hotel Plaza di Terni dopo che al figlio, malato di tisi, i medici consigliarono di respirare i vapori della Cascata. 

Casa Lina

Situata nell’omonima via del paese di Marmore, “Casa Lina” fu progettata e realizzata dall’architetto Mario Ridolfi (protagonista dell’architettura italiana del ‘900) nel 1966. 

Deve il suo nome alla signora Adele “Lina” Caffoni, che diventò moglie di Ridolfi nel 1931. L’edificio ha svolto la funzione di casa-studio dell’architetto, che vi si trasferì intorno al 1970 dopo un incidente stradale e la morte dell’amata consorte.

La struttura di “Casa Lina” è una serie di geometrie complesse basate sui poligoni e, nella scelta dei materiali l’architetto Ridolfi ha privilegiato l’uso di elementi che richiamano il territorio: la pietra sponga, il travertino estratto dall’area della Cascata già a partire dal XIX secolo, i mattoni rossi, le finestre a losanga, gli elementi in ferro battuto (che presentano elementi decorativi come quelli che egli stesso definiva “nodi d’amore”).

Per saperne di più sulle opere realizzate dall’architetto non solo a Marmore ma in tutta Italia puoi consultare anche la pubblicazione online “Mario Ridolfi. Tutte le opere” sul sito dell’Accademia San Luca cliccando qui)

Vista dell'esterno di "Casa Lina" di Mario Ridolfi (foto di repertorio)

I sei sentieri della Cascata delle Marmore

Attraverso i due belvedere (il superiore è situato nel cuore del paese di Marmore, mentre l’inferiore costeggia la SP209) della Cascata, entrambi collegati l’uno con l’altro, è possibile osservarne l’ecosistema e l’ambiente naturale.

L’area escursionistica è dotata di un laghetto delle piante acquatiche, di un giardino roccioso e di 6 sentieri. Essi costeggiano l’intera Cascata ed hanno una varia difficoltà. Per la presenza di boschi e prati si consiglia l’uso di abbigliamento comodo, scarpe da ginnastica (o  da trekking) e di un impermeabile.

Clicca qui per scoprire di più sulla Cascata, sui sentieri e sulla sua storia.

Vista del primo salto della Cascata dal Belvedere Superiore (foto di repetrorio)

Sentiero 5 - Museo Archeologia Industriale

Situato nel cuore del parco Campacci-Liberati, il sentiero 5 si estende per circa 1 km. Il sentiero offre una visuale panoramica su Terni, il fiume Nera e su diversi paesi della Valnerina piuttosto che della Cascata, visibile in parte nel tratto finale

Nel sentiero è inoltre presente un vero e proprio “museo a cielo aperto di archeologia industriale”, testimonianza dell’industria idroelettrica della Valnerina. Esso è composto da 11 pozzi artificiali e 6 turbine Kaplan e Francis precedentemente impiegate nelle centrali di Galleto e Narni per la produzione di energia idroelettrica.

Il sentiero offre quindi una testimonianza dello stretto rapporto tra uomo, natura ed ingegno, consentendo anche di conoscere meglio la storia degli impianti idroelettrici della Valnerina. Esso è inoltre generalmente scelto, nei mesi estivi, dalla Pro Loco Marmore come cornice naturale della rassegna teatrale nazionale di teatro dialettale “Archeologia Industriale e Vernacolo”.

Uno scorcio del sentiero 5 della Cascata delle Marmore (foto di repertorio)

Il Balcone degli Innamorati

Il “Balcone degli innamorati” si raggiunge in circa 20 minuti partendo dal sentiero 1 e si trova alla fine del “Tunnel degli Innamorati”.

Situati frontalmente rispetto alla vista consueta sulla Cascata, la realizzazione del tunnel e del balcone può ritenersi databile intorno agli inizi del ‘900. In occasione del restauro del “canale Pio” per regolare il deflusso dell’acqua venne infatti creato un tramezzo con una galleria d’accesso.

Infine, si pensò di creare anche un vero e proprio balcone panoramico a sbalzo sul letto della Cascata. Visitabili su prenotazione e con visita guidata (si consiglia l’uso dell’impermeabile) sono chiamati “degli innamorati” perché luoghi preferiti dalle coppie, molte delle quali si sono giurate amore eterno proprio in questo luogo. 

Uno scorcio del Balcone degli Innamorati (foto di repertorio)

Lapide di Pio VI

Situata nelle immediate vicinanze del ponte regolatore, la lapide ricorda il canale realizzato tra il 1787 e il 1793 dall’architetto Andrea Vici per realizzare i problemi dovuti dalla caduta del fiume Velino in Valnerina.

Il canale, fortemente voluto da Papa Pio VI, venne realizzato con un taglio diagonale nel secondo salto della Cascata, attraverso il quale si voleva distribuire meglio il flusso di caduta delle acque e ridurne l’impatto sulla valle del Nera.

Precedentemente era situata sul canale ma nel periodo napoleonico fu prima spostata e poi trasferita nell’attuale collocazione. 

Intorno agli anni 2010 la lapide è stata oggetto di un intervento manutentivo anche a seguito di un incidente stradale che ne ha purtroppo danneggiato la parte inferiore.

 

La lapide di Pio VI (foto di repertorio)

Ponte Canale

Diga mobile Stoney

Situata in località Mazzelvetta, è una diga mobile che è stata costruita nel 1924 a seguito alla nascita della “Terni Società per l’Industria e l’elettricità” e del relativo programma idroelettrico.

La diga Stoney è lo strumento che consente l’apertura e la chiusura del flusso delle acque della Cascata delle Marmore.

Ancora oggi in funzione, è collegata alla centrale di Galleto (fulcro del sistema idroelettrico che coinvolge gli interi bacini dei fiumi Nera e Velino) attraverso due bocche di presa che consentono di far defluire l’acqua in altrettante gallerie forzate poste sotto la ferrovia e che poi confluiscono all’interno del canale di carico.

Dal canale di carico inizia poi una nuova galleria forzata che consente di far arrivare l’acqua alla centrale di Galleto, opera realizzata nel 1929 lungo la S.S. 209.

Uno scorcio della diga Stoney (foto di repertorio)

Monumento "L'autre" di Anilore Banon

Situata a Mazzelvetta, nelle immediate vicinanze del campo sportivo, del percorso ludico e della diga stoney, “L’autre” è stata posizionata dal comune di Terni nell’area attuale nel 2008, su impulso della comunità locale.

L’opera è dedicata al ricordo delle vittime sul lavoro e intende stimolare tutti ad una riflessione ed all’attivazione di azioni sempre più efficaci in materia di prevenzione, controllo ed applicazione delle norme vigenti.

“L’autre” è stata realizzata dalla scultrice francese Anilore Banon, specializzata in sculture monumentali animate da elementi e luoghi naturali, che ha realizzato anche altre opere nel territorio ternano. 

Secondo la critica, il lavoro della Banon racconta “l’immenso potere delle donne e degli uomini di cambiare il proprio destino e di mutare l’impossibile”.

Vista dell'opera "L'autre" di Anilore Banon (foto di repertorio)

Stazione FFSS linea Terni-Sulmona

Inaugurata nel 1883, la stazione ferroviaria di Marmore si trova lungo la linea Terni-Sulmona. Ultimo scalo ferroviario sul territorio umbro prima del confine con il Lazio, si trova al centro del paese, in corrispondenza del passaggio a livello del paese. 

La stazione possiede due binari su cui transitano circa ogni venti minuti treni regionali diretti a Terni, Sulmona, L’Aquila, Cittaducale, Antrodoco e Castel Sant’Angelo.

Essa serve inoltre importanti siti di interesse turistico: il belvedere superiore della Cascata delle Marmore, che si trova all’interno del paese e il lago di Piediluco, che dista circa 6 km da Marmore.

Attualmente la stazione possiede una sala d’attesa (con biglietteria oggi dismessa) ed un ufficio tecnico. In due fabbricati di dimensioni più contenute sono presenti i servizi igienici, il magazzino e la cabina elettrica. 

La gestione è a cura di RFI – Rete Ferroviaria Italiana.

Il fabbricato della stazione ferroviaria di Marmore visto dal parcheggio esterno (foto di repertorio)

Chiesa di Sant'Andrea Apostolo

Situata al bivio del centro di Marmore, la Chiesa di Sant’Andrea Apostolo fu costruita negli anni 1967-69 in pietra viva e mattoni a vista su iniziativa di don Franco Fiocco.

Nel XX secolo a Marmore esisteva una piccola chiesa medievale intitolata a Santa Geltrude e che era sotto le dipendenze della Parrocchia della Santissima Annunziata di Papigno. 

Nel 1955 fu ufficialmente istituita la Parrocchia di Marmore dal vescovo del Prà di Terni, riprendendone il nome da una omonima chiesa ternana distrutta dai bombardamenti. 

La Chiesa di Sant’Andrea Apostolo di Marmore fu inaugurata ufficialmente nel 1969. Nel 1979 vi furono installate anche le campane, dedicate a San Giuseppe e in ricordo di tutti i morti e feriti sul lavoro. 

Negli anni novanta fu costruito anche l’oratorio, dedicato a Don Franco e realizzato accorpando l’antica chiesa medievale di Santa Geltrude.  

La Chiesa di Sant'Andrea Apostolo di Marmore (foto di repertorio)

Statua "L'attesa" di Renato Sciamannini

Situata all’interno del Parco Campacci-Liberati nei pressi della biglietteria della Cascata, la statua fu donata dallo scultore ternano Renato Sciamannini (1926-2015) alla Pro Loco Marmore quando egli era ancora in vita affinché venisse installata nella sua collocazione attuale.

La Pro Loco Marmore, attraverso un patto di collaborazione, l’ha quindi donata al Comune di Terni, che a giugno 2022 l’ha ufficialmente inaugurata.

Presente nell app TAM che promuove e diffonde l’arte diffusa per il territorio ternano, “L’attesa” è alta 2 metri e 70, con una base di 70 x 75 centimetri ed un peso di 25 quintali.

Opera di grande suggestione e di notevole struttura formale, espressione di forte e vibrata energia plastica che cattura l’attenzione, nelle intenzioni dell’autore, la statua riproduce la speranza di ricevere una buona notizia per un futuro migliore, dove l’uomo raffigura l’umanità intera.

La statua "L'attesa" (foto di repertorio)

Fall – “La leggenda del Nera e del Velino”

Situata al centro abitato del paese, nelle immediate vicinanze di una fontanella  di acqua pubblica risalente ai primi del ‘900, è una opera di urban art realizzata nel 2021 su impulso della Pro Loco Marmore. 

Fall – “La leggenda del Nera e del Velino” è un murale realizzato dall’artista Ester Grossi con la direzione di Chiara Ronchini impiegando vernici della società “Airlite”, inserita dalla Nazioni Unite fra le 4 tecnologie attualmente disponibili contro l’inquinamento. Il murale è inoltre inserito nell’ App TAM che promuove e diffonde l’arte diffusa per il territorio ternano.

L’opera è ispirata alla leggenda di Nera e Velino sulla nascita della Cascata delle Marmore ed è bifacciale: la parete laterale presenta un’icona che rimanda all’idea della caduta e del pianto ed ospita una targa con un QR code che consente di conoscere meglio l’opera, mentre la parete frontale ospita uno studio geometrico dell’onda.

Murale Fall - La leggenda del Nera e Velino situato a Marmore
Vista sull'opera "Fall: la leggenda di Nera e Velino" di Ester Grossi (foto di repertorio)

Museo del flipper e del modernariato "Dino Merluzzi"

Situato al primo piano dell’ex scuola elementare di Marmore, il Museo del Flipper e del Modernariato è stato ufficialmente inaugurato nel febbraio 2023.

 

Dedicato al compianto collezionista ternano Dino Merluzzi, il museo è stato realizzato dall’associazione IFPA Italia in collaborazione con il Comune di Terni, la Pro Loco Marmore e l’ARCI di Terni e con il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Terni e Narni.

 

Esso si sviluppa su una superficie di 260 metri quadri e propone una serie di flipper di diverse epoche. Suddiviso in sei sale, ognuna di esse contraddistinta da un tema specifico, viene costantemente allestito. 

Per maggiori info è possibile consultare il sito www.museoflipper.it.

L'ex scuola elementare di Marmore (foto di repertorio)

Rocche di Marmore

Rocca Accarina

Rocca Fava

Rocca della Stella

Rocca Sant'Angelo o della Sgurgora